Chi sono

La dott.ssa Silvia Castellini ha svolto la sua formazione specialistica presso Il Ruolo Terapeutico di Milano ed è iscritta all’ordine degli psicologi della regione Lombardia n. 03/10152.

Ha svolto formazione e ricerca nel campo dei disturbi alimentari presso l’Ospedale di Piancavallo di Verbania, e in Spagna presso l’Università di Santiago de Compostela.

Ha maturato esperienza nel sostegno al malato affetto da patologie organiche ed ha approfondito gli studi nel campo della psicologia ospedaliera con una specializzazione presso l’Università degli Studi di Parma.

Nel corso del tempo ha approfondito la sua esperienza clinica ampliando a tecniche di rilassamento psico-corporeo, quali la mindfulness e il training autogeno, includendo così la possibilità di poter lavorare affiancando all’utilizzo della parola, il canale corporeo.
Si occupa di clinica da più di dieci anni, lavorando privatamente e collaborando come consulente presso varie strutture del territorio.

È coordinatrice dell’equipe clinica polispecialistica del “Centro Famiglie & Dintorni” della cooperativa sociale La Cordata, e fa parte dell’equipe lombarda di psicologi dell’associazione “Hikikomori Italia”, con cui segue gruppi di genitori di adolescenti che vivono in stato di reclusione volontaria e attività di sensibilizzazione sul tema.
Terapista Emdr abilitata, iscritta all’associazione Emdr Italia e socia dell’associazione Spe, squadra psicosociale per le emergenze, che si occupa di formazione e sostegno nel campo della psicologia dell’emergenza.

Riporto queste parole del collega Oscar Travino che ben descrivono come intendo questa professione e il mio modo di concepire la relazione con il paziente:

“Non credo che una persona possa essere ridotta ad una categoria diagnostica. Non credo che si possa dire di qualcuno che è malato senza conoscerne la storia o la situazione che vive. Credo che prima di prescrivere una cura bisognerebbe fare qualche domanda bisognerebbe fare qualche domanda, o qualche domanda in più. Guardare la Persona prima delle difficoltà che sta vivendo. Solo così il malessere che prova può assumere una storia e un senso. Credo nel valore della psicoterapia, dell’incontro che cura, della vicinanza che cicatrizza. Credo che il primario bisogno di ciascuno sia sentirsi visto, considerato, riconosciuto. Credo nel potere guaritore delle parole, dei gesti, dei silenzi di vicinanza. Credo che spesso la malattia sia una deviazione profonda dal proprio Essere, e che in questo contesto, credo che la vera cura sia un ritorno ai propri valori, al nucleo del proprio Sé. Lasciar andare, osare, vivere. In sintonia col proprio sentire.
“Prima di guarire qualcuno, assicurati che sia disposto a rinunciare alle cose che l’hanno fatto ammalare”. Lo scriveva Ippocrate, circa 2500 anni fa”.